Disegnate da Kazuhide Takahama e prodotte da Simon International, le poltrone “Saghi” sono uno degli esempi più alti dell'incontro tra rigore giapponese e visione italiana del progetto.
Una sintesi rara tra minimalismo formale e sensibilità materica, che ha valso a questo modello l'ingresso nella collezione permanente del Museum of Modern Art (MoMA) di New York — una delle più importanti consacrazioni nel mondo del design internazionale.
Realizzate negli anni ’70, queste sedute rappresentano una dichiarazione radicale di sobrietà ed equilibrio.
La struttura in acciaio cromato delinea un volume essenziale e sospeso, mentre la seduta e lo schienale, leggermente flessuosi, sono rivestiti nel tessuto originale bouclé a pelo medio in tonalità beige miele, composto da una miscela di lino, cotone e viscosa del quale è ancora presente l'etichetta originale di carta che ne attesta piena originalità.
La linea continua tra seduta e schienale crea un profilo morbido ed ergonomico, con un gesto unico e riconoscibile.
Le poltrone sono in condizioni originali vintage, con struttura solida e cromature in buono stato, salvo lievi punti di ossidazione localizzata.
Il rivestimento presenta piccoli segni del tempo, tra cui alcune macchie puntuali, ma nel complesso mantiene omogeneità e fascino autentico.
Ideali per chi ricerca pezzi originali d’epoca certificati, perfettamente conservati.
Kazuhide Takahama, architetto giapponese stabilitosi in Italia, ha collaborato con figure centrali del design italiano come Dino Gavina e Carlo Scarpa. Le sue opere sono oggi riconosciute a livello internazionale, e questa poltrona — in particolare — è conservata ed esposta presso il MoMA di New York, a testimonianza del suo impatto culturale e della sua visione radicale e raffinata.
Nome del Prodotto: Coppia di poltrone Saghi di Kazuhide Takahama per Simon – anni ’70
Designer: Kazuhide Takahama
Anno di Progettazione: Anni ’70
Stile: Minimalismo giapponese con influenza italiana, modernismo radicale
Materiali Principali: Acciaio cromato, tessuto bouclé originale in lino, cotone e viscosa
Design Distintivo: Profilo continuo tra seduta e schienale, struttura in acciaio sospesa, rivestimento originale con etichetta d’epoca, gesto formale essenziale e riconoscibile
Dimensioni: Larghezza 75cm | Profondità 65cm | Altezza 68cm
Comfort: Seduta ergonomica con schienale morbido e sagomato che garantisce sostegno e comodità pur nella sua estrema linearità
Utilizzo Tipico: Sedute per ambienti residenziali, studi di architettura o gallerie
Icona del Design: Parte della collezione permanente del MoMA di New York; esempio emblematico dell’opera di Takahama e della contaminazione culturale tra Oriente e Occidente
Versatilità: Ideale per ambienti sofisticati e collezioni di design, meno adatta a contesti ad alto traffico o uso intensivo
Stato Attuale del Design: Condizioni originali vintage con struttura solida, cromature in buono stato con minime ossidazioni localizzate; tessuto con alcuni segni puntuali del tempo ma fascino autentico preservato
Note Aggiuntive: Si prega di notare che questo oggetto è in ottime condizioni vintage. Potrebbero essere presenti lievi segni del tempo, che non influenzano la sua funzionalità. Vi invitiamo a considerare queste caratteristiche prima dell'acquisto.
Kazuhide Takahama (1930–2010) è stato una figura chiave nel panorama del design del secondo Novecento, capace di fondere con rara coerenza la purezza formale giapponese con la sperimentazione del modernismo italiano. Nato a Nobeoka, in Giappone, si forma come architetto a Tokyo, ma la svolta della sua carriera avviene nel 1957, quando partecipa alla Triennale di Milano. In questa occasione incontra Dino Gavina, imprenditore e mecenate visionario, che lo invita a trasferirsi in Italia. Takahama accetta e si stabilisce a Bologna, diventando da subito una voce autorevole e discreta nel nascente design italiano.
Il suo stile è immediatamente riconoscibile: rigoroso, silenzioso, essenziale. Ogni suo progetto riflette una visione quasi meditativa dello spazio e dell’oggetto, dove nulla è superfluo e ogni elemento contribuisce all’equilibrio complessivo. In contrasto con il gusto decorativo dominante in quegli anni, Takahama porta una nuova idea di modernità, sobria e profondamente colta, che si esprime tanto nei mobili quanto nell’architettura d’interni.
Collabora stabilmente con Gavina e successivamente con Simon International, ma anche con realtà come Knoll e Cassina, contribuendo a definire un’estetica radicale ma raffinata. Le sue creazioni, tra cui le poltrone “Saghi” e il sistema modulare “Naeko”, sono oggi considerate veri e propri classici del design, esposti nelle collezioni permanenti di istituzioni come il Museum of Modern Art (MoMA) di New York e il Centre Pompidou di Parigi.
Kazuhide Takahama ha lasciato un’eredità profonda, fatta di oggetti che parlano un linguaggio universale, sospeso tra disciplina e poesia, tra Oriente e Occidente. I suoi arredi non seguono le mode, ma incarnano un’idea di bellezza senza tempo, ancora oggi capace di emozionare per la sua purezza e intelligenza progettuale.
Fondata nel 1968 da Dino Gavina, Simon International non è solo un marchio di design, ma un progetto culturale radicale. Nata come reazione alla crescente omologazione del mercato, Simon rappresenta la visione più colta e sperimentale di Gavina: un’idea di design come linguaggio universale, capace di unire arte, architettura e filosofia. Dopo l’esperienza pionieristica con Gavina Spa (poi acquisita da Knoll), Dino Gavina dà vita a Simon insieme a Maria Simoncini, proseguendo la sua missione: pubblicare oggetti "necessari", profondi, portatori di pensiero.
Il catalogo Simon accoglie figure che incarnano la complessità e la forza di questa visione: Kazuhide Takahama, Carlo Scarpa, Man Ray, Marcel Breuer, Ettore Sottsass. Ogni progetto è una dichiarazione di indipendenza dal design commerciale: sistemi architettonici, arredi simbolici, citazioni colte e materiali preziosi si intrecciano in una ricerca continua sull’abitare e sul significato dell’oggetto.
Simon è la casa del design intellettuale, del gesto formale misurato, dell’eleganza senza tempo. I pezzi firmati per questo editore sono rari, sofisticati, carichi di senso. Non a caso, molti sono oggi custoditi nelle collezioni permanenti dei maggiori musei del mondo, dal MoMA al Centre Pompidou.
Nel 2013 il marchio è stato acquisito da Cassina, che ne ha rilanciato una parte della collezione attraverso la serie “SimonCollezione”, preservandone l’identità e il valore storico. Ma il nucleo originario rimane un esempio unico e irripetibile di come il design possa essere pensiero critico, atto poetico e visione politica.
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